Guidavalvole in leghe speciali
per motori da competizione
Guidavalvole per motori da corsa: le nostre soluzioni
Vengono realizzate facendo uso di leghe speciali di rame intese a favorire il migliore scambio termico ed il più compatibile e preciso accoppiamento con lo stelo della valvola. Possono essere fornite finite, con precisione centesimale — prevedendo l’opportuna interferenza di piantaggio sui fori di alloggiamento cui sono destinate — o lasciandovi un adeguato sovrametallo per poter essere poi rifinite sul diametro esterno ed adattate a fori eventualmente maggiorati.
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Saremmo lieti di ascoltare le vostre esigenze in ambito motoristico e non solo, per offrirvi suggerimenti sull’impiego di leghe speciali e sulle loro soluzioni.
Approfondimenti
Approfondimenti riguardanti una lega di rame
Non è qui il caso di riandare alla guerra di Troia ed alle armi degli antichi greci, risalenti appunto all’età del bronzo, od alla nostra civiltà romana, già età del ferro – che, in quanto a fonderia del bronzo, era giunta a produzioni artistiche e tecnologiche quali la statua equestre dell’imperatore Marco Aurelio – per trovare giustificazioni e motivazioni per cui il rame, prevalentemente legato allo stagno, rappresenti lega d’elezione per realizzare importanti opere e parti di impegnative attrezzature.
I romani non sapevano leggere metallograficamente le diversità strutturali della fase α e δ, determinate dalla progressiva quantità dell’elemento di alligazione, ma sapevano benissimo che quando lo stagno fosse presente nel rame in una quantità variabile dal 9 all’11%, andavano ad ottenere il miglior compromesso complessivo tra quelle che noi oggi chiamiamo caratteristiche fisiche e meccaniche, con i nomi di resistenza alla corrosione ed all’usura, resistenza a trazione, limite di snervamento, allungamento percentuale e durezza.
Plinio ci riferisce che la composizione ottimale consisteva in 100 parti di rame e 12,5 di stagno che, quantometricamente, corrispondono alla presenza dell’elemento di alligazione all’11%.
Anche il nome bronzo trova etimologia nella romanità: a differenza dell’ “aes luteum”, la lega allo zinco (l’ottone), denominavano “aes ductile” la lega allo stagno, detta anche “aes bruneum” e “brunitum”, da cui la voce italiana bronzo.
La massima ingegneristica: “ubi cuprum fricatio mitigata”, se non risale ai tempi aurei, è comunque prerinascimentale.
Durante tutta la Rinascenza, prescindendo dall’aspetto artistico, su quello tecnologico non fu fatto molto di più.
Venendo a tempi, a noi più prossimi, cui ci separano poche generazioni e di cui disponiamo di manualistica stampata superstite, nonché eco di memoria, già a fine ‘800, in fonderia, si sapeva che modestissime addizioni di cromo, nel fondere il rame pressoché puro, ne aumentavano notevolmente la durezza, alterando trascurabilmente i valori di conduttività termica ed elettrica che nei bronzi e nelle leghe di rame in genere, anche basso legate, vengono quasi sempre stravolti.
Sulla base di queste conoscenze, la nostra ditta, a fine anni ‘70, decise di ottimizzare una propria lega di rame per la realizzazione di guidavalvole.
Fu pensato ad un nome da attribuire alla lega: “Cuprotherm ®”.
Trentennale esperienza d’impiego e migliorie apportate sul piano metallurgistico hanno ampiamente dimostrato l’efficienza del prodotto: sia agli effetti antiusura nell’accoppiamento ed indeformabilità con gli steli delle valvole, che a quelli dello scambio termico con le leghe d’alluminio delle testate.